Come regolare l’estrazione dell’espresso usando la pre- e post-infusione con Rancilio Specialty RS1

Tra i passaggi chiave nella preparazione di un buon caffè espresso, la pre-infusione consente, se usata nel modo corretto, di risolvere i problemi che potrebbero verificarsi durante l’estrazione. Abbiamo chiesto a Carles Gonzalez, Coffee Competence Manager di Rancilio Group, di illustrarci le difficoltà potenziali e spiegarci come risolverle o prevenirle attraverso un impiego corretto delle funzioni di regolazione pre- e post-infusione disponibili nella macchina per espresso professionale Rancilio Specialty RS1.

Per prima cosa, quali problemi potremmo incontrare?

  1. Disomogeneità tra un’estrazione e l’altra.
  2. Canalizzazione e aromi pungenti dovuti a questo fenomeno.
  3. Differenza di volume tra un’estrazione e l’altra.
  4. Componenti insufficienti nella tazza; percezione di un caffè poco corposo, poco complesso e con un aroma debole.
  5. Concentrazione eccessiva, con una saturazione di componenti associata a un sapore troppo amaro e astringente.

Scopriamo insieme in che modo la pre- e post-infusione possono contribuire a risolvere o prevenire queste problematiche.

Disomogeneità tra un’estrazione e l’altra.

  • All’inizio della pre-infusione il gruppo si riempie rapidamente, perciò la camera di pre-infusione del gruppo è stata eliminata.
  • La pre-infusione si svolge a bassa pressione e la durata è regolata in modo da allinearsi alla saturazione massima del filtro di caffè, prima dell’inizio dell’estrazione. Ne derivano un’azione capillare e una saturazione rapida e uniforme.

Canalizzazione e aromi pungenti dovuti a questo fenomeno.

  • In seguito alla saturazione, nel momento in cui si supera la resistenza all’acqua che passa attraverso il filtro di caffè, la pressione aumenta, prevenendo la canalizzazione.

Differenza di volume tra un’estrazione e l’altra.

  • La saturazione aumentata e la pre-infusione temporizzata a bassa pressione regolano con precisione la fase di estrazione.
  • Durante l’estrazione, la velocità del flusso aumenta in modo lineare ed è mantenuta costante quando l’acqua è a contatto con il filtro di caffè.
  • La pressione è inoltre limitata in modo da non superare la pressione massima impostata.
  • I profili di pressione servono a emulare tale effetto, ma risultano efficaci solo se conformi alla resistenza del filtro di caffè.

Componenti insufficienti nella tazza; percezione di un caffè poco corposo, poco complesso e con un aroma debole.

 

  • Adattando la fase di pre-infusione e incrementando la saturazione a causa della bassa pressione, aumenta l’area superficiale a contatto con l’acqua, a vantaggio di una maggiore estrazione.
  •  In virtù della saturazione e della diffusione, l’acqua che passa attraverso il filtro di caffè conferisce alla tazza un maggior numero di componenti solubili e insolubili, generando fragranze corpose, complesse e intense.

Concentrazione eccessiva, con una saturazione di componenti associata a un sapore troppo amaro e astringente.

  • Verso la fine, la fase di post-infusione fa diminuire l’efficacia dell’estrazione.
  • La fase si conclude nuovamente con acqua a bassa pressione.
  • Di conseguenza, si riduce l’estrazione e, con essa, la presenza dei composti responsabili delle note amare e astringenti.

 

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